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Ill sito personale che presenta i miei  recenti lavori e mostre    -   Ultimo aggiornamento  1 maggio 2024

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Costruire la visione dei luoghi urbani

Apre alla Fine-art

la mostra Archieri

Il titolo è cambiato ma la sostanza di questa rispetto ad altre mostre - o meglio presentazioni di portfolio, di serie di fotografie - è rimasta. Soltanto, mi pare che Vedere la città possa rendere meglio e più globalmente la mia intenzione. Non è mistero che io sia un adepto del cosiddetto stile documentario, il che in fotografia non significa  che i nostri risultati attestino, certifichino la realtà del soggetto; ma che ne richiamino le caratteristiche, presentandole in modo diretto, senza interventi artistici, addirittura facendo si che non si avverta la mano dell’artefice. Una sorta di grado zero della narrazione, in cui il narratore scompare e sembra che non esista, che la narrazione si svolga da sè e siano i fatti a presentarsi e parlare.

A ben vedere però - e rieccoci con la visione - il narratore esiste e opera in modo determinante sebbene apparentemente occulto. Allora parliamo di stile.

La definizione, ampia e un po’ sfuggente, si deve com’è noto a Walker Evans, padre fondatore e figura di riferimento in materia: “Un esempio di documento in senso letterale sarebbe la fotografia di un crimine scattata dalla polizia. Un documento ha un’utilità, mentre l’arte è davvero inutile. Perciò l’arte non è mai un documento, anche se può adottarne lo stile”.

Lungo una strada - nata con la fotografia stessa - lumgo la quale s'incontrano Eugene Atget, che produceva “documenti per artisti” e senza volerlo dedicò a Parigi il più vasto e complesso monumento visivo mai esistito, e August Sander col suo minuzioso erbario di volti, posture,                 (segue)

Tappe della ricerca infinita sul paesaggio della città

Ponti e viadotti di Moncalieri              La città che si trasforma                    I dintorni del Politecnico

Dopo l'esordio nella sede istituzionale della Biblioteca del Comune di Chieri - patrocinatore dell'iniziativa, la mostra dedicata all'Architettura contemporanea del Chierese cambia sede, con un nuovo allestimento nella prestigiosa Fine-Art-Gallery diretta da Giorgio Gatti.

Con la trentina di immagini in bianco e nero di cui è composta intende avviare la presentazione in veste inedita di una serie scelta di edifici interessanti e significativi che - pur sotto gli occhi di tutti - non ricevono l'attenzione che meritano.

Una metà delle fotografie sono mie, l'altra di Giancarlo Cazzin, neolaureato in Architettura dedito alla fotografia analogica grande formato.

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Le città visibili su Youtube

www.youtube.com/watch?v=GOM4Cn1BDXA