




San Michele e la pietra che racconta
I serpenti in seno
Curiosi sirenidi ibridi
Ecco due donne che reggono con le mani ciascuna una coppia di serpenti che succhiano - o mordono - loro il seno. Figure che possono richiamare la credenza popolare del Cervone e del Biacco che avrebbero l’abitudine di aggirarsi nei pressi di stalle e abitazioni rurali, nascondendosi tra la vegetazione, per succhiare il latte di mucche e capre, non disdegnando le donne che allattano.
Più plausibile, vista la collocazione, che si tratti di un’allegoria di tipo religioso magari ispirata alla leggenda dove i serpenti, rappresentanti del demonio e comunque figure del male apparentate con il più diffuso drago (nonché col primigenio tentatore) attaccano la figura femminile principalmente nella sua funzione riproduttiva ma anche in quella - molto diffusa - di custode delle virtù in contrapposizione ai vizi. Del resto il demonio traditore non è detto serpe in seno?
Pur nella consueta forma della Sirena, simbolo di tentazione e peccato ma anche di generazione, ecco un essere maschile nella parte superiore del corpo - forse in origine con tanto di barba - come in certe pitture vascolari antiche - e con parte inferiore da pesce.
E’ un Tritone, mitica creatura marina aiutante del Dio Poseidone, affascinante e insidioso come le sue sorelle?
Qui lo troviamo con i tratti del volto maschile e con evidenti indizi di scalpellatura nella zone della barba e del naso, senza traccia di seni ma… con una imponente chioma inanellata e con due code anziché quella unica che sfoggia il Tritone classico.
Più che una coerente controparte maschile della Sirena sembra un vero ibrido maschio-femmina, la cui valenza simbolica può richiamare quella dell’androgino.

Questa base di colonna rappresenta la figura del Grifone, essere mitico che unifica leone e aquila. Animali che che simbolicamente corrispondono a fuoco e aria.
Questa doppia valenza sembra alludere (almeno stando a Dante, nel Purgatorio) alla duplice natura, umana e divina, di Gesù Cristo.
Così, penetrando col suo becco aquilino il capo dell'uomo, vi fa penetrare all'interno la forza e lo spirito che lo possono condurre alla sua suprama realizzazione.
Il Grifone dona
la forza e lo spirito